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Direttore
e Militi |
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La
Divisa era composta da una blouse di cotone color blu e da un
cappello di tela cerata con all'ingiro le parole "guardie
del fuoco di Carate Brianza" ricamate in rosso, inoltre sulle
maniche era ricamata l'effige di una scure. Il Direttore
aveva, come distinzione, un cordoncino bianco al cappello sotto
la scritta.
Essendo
un piccolo comune, la tenuta era la stessa per tutte le occasioni,
interventi e momenti di rappresentanza; l'unica differenza era
data dall'elmetto "modello Milano" che a volte veniva
utilizzato nel caso di intervento. |
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Grande
Uniforme Comandante |
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L'alta
uniforme era formata da una giubba a doppio petto con doppia fila
di bottoni e bavero chiuso su cui erano cucite fiammette in ottone
ed un paio di pantaloni in panno blu scuro, sulle spalle erano
poste le sapalline in bronzo con pendagli dorati per il comandante.
Sotto la divisa era indossata una camicia bianca con cravatta.
guanti bianchi, elmo con pennacchio e daga con guaina e cintura
di cuoio completavano il tutto. |
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Grande
Uniforme Pompiere |
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Come
per il comandante, la divisa da parata dei militi era composta
da giubba e pantaloni in panno blu, elmo con pennacchio, cravattam
guanti e daga. la differenza stava nelle spalline che avevano
i pendagli rossi. |
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Uniforme da
fatica |
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La
divisa da "lavoro" era in cotone grigio-blu ed era formata
da un paio di pantaloni ed una giubba a bavero stretto con una
fila di bottoni. Come copricapo era utilizzato il berretto o l'elmetto
"modello Milano", stivali ai piedi e cinturone a doppia
fibia o cinturone "Sam-Brown" con spallaccio ai fianchi.
Gli
"Allievi" portavano un bracciale al braccio sinistro
con lo stemma comunale e dicitura "Civici Pompieri Carate
Brianza" |
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Mantella
Impermeabile |
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In
caso pioggia veniva indossata sopra all'uniforme una mantella
in tela cerata di colore bianco. |
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Uniforme ordinaria
Comandante |
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In
panno blue fine, collo aperto, giacca a doppio petto con doppia
fila di bottoni metallici lucidi ed un paio di pantaloni lunghi
con risvolto. Sotto la divisa era indossata una camicia in flanella
azzurra, collo floscio. Sul petto era disposta una croce in ottone
con stampigliato numero di matricola e nome del corpo. Il comandante
si distingueva dal resto dei sottoufficiali per il numero di stellette
sul polso della giacca e perchè indossava il berretto in
panno bianco. |
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Uniforme ordinaria
Sottoufficiale |
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In
panno blue fine, collo aperto, giacca a doppio petto con doppia
fila di bottoni metallici lucidi ed un paio di pantaloni lunghi
con risvolto. Sotto la divisa era indossata una camicia in flanella
azzurra, collo floscio. Sul petto era disposta una croce in ottone
con stampigliato numero di matricola e nome del corpo. Sul poslo
della giacca, a seconda del grado avevano delle stellette bianche
in osso. |
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Uniforme ordinaria
Vigile |
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In
panno blue fino, collo aperto, giacca con una fila di bottoni
metallici lucidi ed un paio di pantaloni lunghi con risvolto.
Sotto la divisa era indossata una camicia in flanella azzurra,
collo floscio. Sul petto era disposta una croce in ottone con
stampigliato numero di matricola e nome del corpo. |
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Uniforme da
Incendio Comandante |
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La
Tenuta da incendio era composta da una giacca, assolutamente impermeabile,
in speciale, fortissimo tessuto gommato color bianco; ganci a
a molla ed anelli in acciaio piombato per la chiusura al posto
dei bottoni; serrapolsi interni alle maniche per impedire l'entrata
dell'acqua. Bavero con cinturino per chiuderlo intorno al collo
e ricoperto di velluto, tasche applicate con fori per l'uscita
dell'acqua, cuciture affrancate con chiodi metallici. I pantaloni
in tessuto fortissimo, bianco, impermeabilizzato, pettorina anteriore
e bretelle di sostegno attaccate con ganci a molla ed anelli in
acciaio piombato. |
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Uniforme da
Incendio Sottoufficiale |
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La
Tenuta da incendio era composta da una giacca, assolutamente impermeabile,
in speciale, fortissimo tessuto gommato color verdone; ganci a
a molla ed anelli in acciaio piombato per la chiusura al posto
dei bottoni; serrapolsi interni alle maniche per impedire l'entrata
dell'acqua. Bavero con cinturino per chiuderlo intorno al collo
e ricoperto di velluto, tasche applicate con fori per l'uscita
dell'acqua, cuciture affrancate con chiodi metallici. I pantaloni
in tessuto fortissimo, nero, impermeabilizzato, pettorina anteriore
e bretelle di sostegno attaccate con ganci a molla ed anelli in
acciaio piombato. |
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Uniforme da
Incendio Vigile |
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La
Tenuta da incendio era composta da una giacca (più lunga
di quelle del comandante e dei sotto ufficiali), assolutamente
impermeabile, in speciale, fortissimo tessuto gommato nero; ganci
a a molla ed anelli in acciaio piombato per la chiusura al posto
dei bottoni; serrapolsi interni alle maniche per impedire l'entrata
dell'acqua. Bavero con cinturino per chiuderlo intorno al collo
e ricoperto di velluto, tasche applicate con fori per l'uscita
dell'acqua, cuciture affrancate con chiodi metallici. I pantaloni
in tessuto fortissimo, nero, impermeabilizzato, pettorina anteriore
e bretelle di sostegno attaccate con ganci a molla ed anelli in
acciaio piombato. |
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Uniforme ordinaria
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Utilizzata
da ufficiali, sottoufficiali e spesso anche vigili era di color
grigioverde e composta da giubba e pantaloni.
La
giubba presentava un bavero aperto su cui spiccavano, a seconda
del periodo, le fiamme o i fascetti; sulle spalle trovano posto
le controspalline con i gradi. Una bottoniera di quattro bottoni
dorati chiudeva la divisa, medesimi bottoni, ma più piccoli,
chiudevano le tasche.
I pantaloni
dello stesso colore e materiale completavano l'uniforme. potevano
essere del tipo dritto (fuori servizio) indossati co scarpe basse,
o alla zuava con stivali a coscia alta (in servizio).
A tutto
cio poteva essere aggiunto il cinturone con spallaccio e per copricapo
il berretto rigido o la bustina. |
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Uniforme da
Fatica |
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Per
sottoufficiali e per truppa, era realizzata in fustagno per
il periodo invernale e tela coloniale per l'estate. Il giubbino
presentava un bavero chiuso, le spalline erano filettate di
rossi e le tasche pettorali si chudevano con una patta ad ala
di pipistrello. Una bottoniera di frutto chiudeva la giubba
fino alla vita.
I
pantaloni erano alla zuava, larghi a sbuffo fino al ginocchio
poi stretti per poter essere infilati comodamente negli stivali
acoscia alta.
Il
tutto poteva essere accompagnato da un cinturone sam brown con
spallaccio o dal cinturone di sicureza con doppia fibbia; con
elmetto o bustina.
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Uniforme da
Incendio |
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In
caso di incendio veniva indossato sopra alla unifrome da fatica
un giacconte pesante impermeabile; i primi anni denominato modello
"Regia Marina", negli anni successivi un modello "Marina"
leggermente diverso nel taglio. a questo poteva essere abbinato
il cinturone di sicureza con doppia fibbia. |
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Tuta
da lavoro |
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Per
i lavori pesanti era prevista una tuta intera in tela bigia da
fatica con chiusura lampo trasversale. il grado veniva posizionato
sul petto sinistro. |
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Uniforme ordinaria
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Tenuta
di libera uscita e rappresentanza era composta da giubba e pantaloni.
La giubba presentava quattro tasche e si chiudeva mediante bottoniera
con bottoni in metallo dorato. Il bavero era aperto e flitettato
in rosso come le controspalline. In vita si chiudeva con un cinturino
di tela e si completava con camicia e cravatta e con pantaloni
lunghi. normalmente si associava con il berretto basso rigido.
Comunemente
veniva chiamata divisa di sallia; nome derivato dal materiale
con cui era fatta. |
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Uniforme da
Fatica |
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Una
giubba e un paio di pantaloni alla zuava color marrone fustagno
componevano l'uniforme da fatica. Come il giubbino del periodo
precedente, presentava un colletto chiuso.
Cinturone
con spallaccio o cinturone di sicurezza, stivali e il nuovissimo
elmetto Pirelli completavano il tutto.
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Uniforme da
Incendio |
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In
caso di incendio veniva indossato sopra alla unifrome da fatica
un cappotto color nero impermeabile denominato "cappotto
marina" identico a quello usato negli anni precedenti. |
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Uniforme ordinaria
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Tenuta
di libera uscita e rappresentanza era composta da giubba e pantaloni.
La giubba presentava quattro tasche e si chiudeva mediante bottoniera
con bottoni in metallo dorato. In vita si chiudeva con un cinturino
di tela e si completava con camicia e cravatta e con pantaloni
lunghi. normalmente si associava con il berretto basso rigido.
differiva dal modello degli anni '50 per l'eliminazione dei profili
rossi che ornavano bavero spalline e polso. |
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1960-63 |
Uniforme da
fatica - estiva |
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La
giubba era realizzata in tela nella versione estiva, con controspalline
filettate in rosso e bottoniera coperta e composta di bottoni
in frutto. le tasche erano due con patta ad ala di pipistrello
e le maniche erano strette ai polsi con degli elastici cuciti
all'interno. L'uniforme si completava con con camicia, cravatta
e pantaloni. Con essa veniva indossato elmetto e cinturone (intervento)
o una bustina. Un paio di stivali completavano il tutto. |
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Uniforme da
fatica - estiva |
1960-63 |
Negli anni si alternarono
piccoli cambiamenti senza tuttavia modificare sensibilmente
i materiali; primo cambiamento fu il passaggio dalla giubba
al giubbino corto, ancora accompagnato da bustine ed elmetto.
Restano comunque
in uso i modelli precedenti.
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1960-63 |
Uniforme da
fatica - invernale |
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La
giubba era realizzata in panno nella versione invernale, con controspalline
filettate in rosso e bottoniera coperta e composta di bottoni
in frutto. le tasche erano quattro con patta ad ala di pipistrello.
L'uniforme si completava con con camicia, cravatta e pantaloni.
Con essa veniva indossato elmetto e cinturone (intervento) o una
bustina. Un paio di stivali completavano il tutto. |
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Uniforme da
fatica - invernale |
1960-63 |
Negli anni si alternarono
piccoli cambiamenti senza tuttavia modificare sensibilmente
i materiali; primo cambiamento fu il passaggio dalla giubba
al giubbino corto, ancora accompagnato da bustina ed elmetto.
Restano comunque
in uso i modelli precedenti.
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1963-71 |
Uniforme da
fatica - estiva |
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Spariscono quindi i
profili rossi. |
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Uniforme da
fatica - invernale |
1963-71 |
Spariscono
quindi i profili rossi. |
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1971-83 |
Uniforme da
fatica - estiva |
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fa ritorno la giubba
al posto del giubbino. |
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Uniforme da
fatica - invernale |
1971-83 |
fa ritorno la giubba
al posto del giubbino. |
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Uniforme da
incendio |
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In
caso di incendio veniva indossato, come il periodo precedente,
il cappotto marina. |
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Tuta da lavoro |
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Per i lavori pesanti
era prevista una tuta intera in tela ocra da fatica con chiusura
lampo. |
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Uniforme
ordinaria e da fatica |
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Divisa creata per
sopperire nello stesso tempo alle funzioni sia di uniforme da
intervento sia di uniforme di rappresentanza.
Composta da un completo
di giacca con riga gialla catarifrangente e pantalone,
camicia color .... e cravatta.
Sulla spalla sinistra
della giacca vi era cucito una toppa plastificata con fregio e
scritta "Vigili del Fuoco".
Ne esisteva
in due versioni, una più leggera in .... per l'estate,
l'altra più pesante in .... per l'inverno.
Le calzature
invece continuarono ad essere i tronchetti, senza punta in acciaio,
con una riga arancione all'estremità superiore. |
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Uniforme
da incendio |
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La
tenuta da incendio consisteva nel sovrapporre all'uniforme ordinaria
il giaccone antifiamma, in nomex color arancio brillante con
strisce catarifrangenti grige.
Il
giaccone presentava una interno in tessuto pesante da applicare
durante il periodo invernale
La
tenuta veniva completata con l'uso dell'elmetto al posto del
berretto e del cinturone nero.
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1997-99 |
Uniforme
ordinaria e da fatica |
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Col
tempo il completo giacca e pantaloni fu sostituito dalla più
"comoda" tuta intera color verde ..... con strisce catarifrangenti
gialle su gambe e braccia.
Sulle
spalle e sul petto sono presenti velcri per l'applicazione delle
mezze lune con il grado e per le strisce con nome e comando di
appartenenza.
Anche
questa uniforme nasce con il duplice scopo di tuta da lavoro e
uniforme di rappresentanza, ed anche questa presenta una vesione
più leggera estiva e una invernale più pesante.
Sotto
alla divisa veniva portata una semplice magliettina colr verde
con la scritta ricamata "VV.F"
Ci
furono cambiamenti anche nei calzari da intervento, al fianco
dei tronchetti con punta rinforzata fecero la loro apparizione
gli anfibi. |
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Uniforme
da incendio |
1997-99 |
La
tenuta da incendio, come gli anni precedenti è costituita
dalla tuta da lavoro con sovrapposta la giacca antifiamma arancione
in nomex e, novità, i sovra-pantaloni in Nomex, anch'essi
antifiamma colore arancione tinta unita.
Novità
rispetto al giaccone precedente è l'introduzione sulla
striscia grigia posizionata sulle spalle della scritta in nero
"Vigili del Fuoco".
Come
completamento vi era sempre il cinturone color nero e il piccozzino
e l'elmo. |
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1999-05 |
Uniforme
ordinaria e da fatica -
estiva |
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Col
tempo si ritornò al due pezzi, sempre molto simile alla
tuta intera per colore e per la presenza dei velcri e delle bande
catarifrangenti gialle.
Nel
tempo si sono susseguite numerose versioni della stessa unforme
con cambi nella posizione delle bande, dei velcri, con l'apparizione
di rinfrozi alle articolazioni (gomiti e ginocchia) e col passaggio
dal giubbino (più corto) alla giacca (più lunga)
fino alla concezione dell'attuale uniforme.
Sotto
al giubbino si è passati dall'uso della polo color verde
alla camicia color azzurro, fino all'odierna polo ignifuga color
amaranto con ricamato il fregio e la scritta "Vigili del
Fuoco" davanti e dietro. |
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Uniforme
ordinaria e da fatica -
invernale |
dal
1999 |
Per
quanto riguarda l'uniforme invernale, identica i tutto e per tutto
a quella estiva a parte la sostituzione della polo prima con un
maglione in lana color verde con rivamo "VVF" poi con
pile ignifugo sempre color verde. |
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1999-04 |
Completo Antipioggia |
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Tornato
in dotazione del personale dopo anni di assenza, il "primo"
completo antipioggia era composto da giacca impermeabile verde
con bande gialle e scritta "Vigli del Fuoco", con interno
separabile in piuma d'oca, trasfromabile in smanicato e un paio
di sovrapantaloni anch'essi impermeabili.
Utilizzabile
per interventi di allagamenti con gli stivali a tutta coscia. |
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Completo Antipioggia |
dal
2004 |
Molto
simile al modello precedentese non per la sostituzione del piumino
interno con un giacca di pile, trasfromabile in smanicato e per
il cambio di stile nel posizionamento delle strisce caratigrangenti. |
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dal
1999 |
Uniforme
da incendio |
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Al
posto del vecchio giaccone in Nomex, fu introdotto, ed è
usato ancora oggi, il nuovo completo antifiamma verdone, composto
da giaccone con doppia banda catarifrangente e sovra-pantaloni
anche'esso con banda catarifrangente.
Furono
introdotti anche l'utilizzo del sottocasco ignifugo, dei guanti
da intervento (numerose tipologie susseguitesi nel tempo) e l'introduzione
del rivoluzionario Elmo da intervento VFR2000.
In
completamento vi era il nuovo cinturone color arancio/nero con
moschettone e l'immancabile piccozzino. |
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Tuta
da lavoro |
dal
1990 |
Presente
ma praticamente mai utilizzata è la tuta da officina "toni",
tuta intera color verdone da utilizzare per lavori "sporchi"
in distaccamento. |
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1984 |
Uniforme
da fatica Squadra
Antincendio Interna Centro Atomico di Ispra EURATOM |
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Unforme
da lavore del personale addeddto alla sicurezza antincendio nel
centro Atomico EURATOM di Ispra, era costituita da una giubba
in panno marrone da indossare sopra a un pantalone a salopette.
Berretto e
stivali completano l'uniforme |
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Tuta da avvicinamento |
19 |
Cappello in
cotone marrone con fregio ricamato per divisa da intervento della
squadra antincendio interna del centro atomico EURATOM di Ispra. |
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19 |
Tuta per insetti
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Bustina di
cotone e fregio in materiale plastico con sigla "FIAT"
in dotazione al personale della squadra antincendio della Autobianchi
di Desio. |
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Muta
da Palombaro |
19 |
Elmo in quoio
Verniciato in nero lucido con maschera facciale in quoio nero munita
di sportellini in vetro per gli occhi e di boccaglio in metallo.
Possiede inoltre un corpi collo in quoio con lacci per rendere la
aschera stagna. sulla punta dell'elmetto possiede una serie di ugelli
per il raffreddamento ad acqua dell'ambiente circostante. |
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