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Prodotta
nel 1976 La "Nuova Campagnola" era un fuoristrada puro: aveva
la scocca portante, la trazione posteriore con l'anteriore inseribile,
riduttore con un rapporto molto corto, sospensioni indipendenti a barre
di torsione su tutte e quattro le ruote e differenziali autobloccanti
sia all'anteriore che al posteriore. La motorizzazione a benzina (cambio
a 4 rapporti) era un 2.0 litri, opportunamente semplificato e depotenziato
con una potenza massima di 80 CV a 4500 giri/minuto e coppia massima
di 150,92 Nm (15,4 kgm) a 2800 giri/minuto. Può raggiungere una velocità massima superiore a 120 km/ora, può superare pendenze fino a 45°. L'altezza minima da terra "a pieno carico" rilevata al centro delle ruote anteriori è pari a 27,5 cm l'angolo di attacco anteriore è di 45°, l'angolo di fuga posteriore è di 42°, l'angolo di dosso è di 28°, l'inclinazione massima laterale è di 45°. Nel 1980 fu trasformata meccanicamente in un officina di Erba (Miotto) impostando il 4x4 permanente per poter sfruttare la presa di forza per l’innesto di una centralina oleodinamica. La centralina aziona contemporaneamente due attrezzi oleodinamici; sempre una cesoia accoppiata a un divaricatore o a uno dei due pistoni. Estintori, cuscini per il sollevamento, torce, cannello da taglio…completano il caricamento. Prestò servizio al Distaccamento di Carate Brianza fino al 2000 per poi essere gradualmente messa fuori uso e posta in museo nel 2010. |
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Prima dell'allestimento | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||