<%@ Page Language="C#" ContentType="text/html" ResponseEncoding="iso-8859-1" %> Le Specializzazioni
Primo Grado : Autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3.5 tonnellate ed il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a otto. Anche se trainati da rimorchio leggero (peso non superiore a 0.75 t) ovvero un rimorchio che non ecceda la massa a vuoto dei veicoli trainante e non comporti una massa complessiva totale a pieno carico per i due veicoli superiori a 3.5 tonnellate; non abilita alla condotta di veicoli in servizio di soccorso, intendendo come tale la marcia dei veicoli con dispositivi acustico ed ottico inseriti
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Secondo Grado : Autoveicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate, anche se trainati un rimorchio di peso non superiore a 1.5 t; quelli di categoria 1a in servizio di soccorso, macchine operatrici.
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Terzo Grado : Motocicli, autobus ed altri autoveicoli destinati al trasporto di personale il cui numero di posti a sedere escluso quello del conducente, è superiorea otto, anche se trainanti un rimorchio di peso non superiorea 1.5 t; quelli di categoria 1a e 2a in servizio di soccorso.
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Quarto Grado : Autoveicoli per la cui guida è richiesta la patente categoria, quando trainano un rimorchio che non rientra in quelli indicati per ciascuna delle precedenti categorie, autoarticolati destinati al trasporto di persone e autosnodati, altri autoarticolati. Quelli di categoria 1a , 2a , 3a e 4a in servizio di soccorso.
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Livello 0 : Conoscenze di base di rischio NBC, criteri di classificazione delle sostanze etichettatura e segnaletica, criteri di delimitazione.
Capacità di impiego DPI e strumenti rilevazione e decontaminazione in dotazione,
attuazione procedure base per approccio, isolamento, anticontaminazione, decontaminazione.
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Livello 1 : Conoscenze più approfondite di schede di sicurezza, tecniche difensive di contenimento e protezione.
Capacità di analisi di severità dell’incidente, valutazione speditiva delle aree d’impatto, giudizio di idoneità e scelta DPI, colloquio con la Sala Operativa ed interlocutori superiori, valutazione fattibilità, evoluzione, progressi, gestire le operazioni post-intervento
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Livello 2 : Esperto Provinciale Conoscenze più approfondite di tecniche di valutazione sul campo condizioni contenitori.
Capacità di analisi e valutazione più approfondita, impiego strumenti e tecniche semplici di identificazione, raccolta ed interpretazione dati tecnici e strumentali, valutazione di fattibilità e sviluppo moderati piani azione, previsione evoluzione, valutazione rischi e progressi, gestione delle operazioni di de-briefing e post-intervento, formazione livelli O ed 1, controllo e gestione apparecchiature speciali.
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Livello 3 : Nucleo Regionale Capacità di analisi incidenti complessi, dati strumentali, pianificazione azioni anche in collaborazione con esperti, conduzione intervento anche con supporto livelli 0, 1 ,2, approvazione livello di protezione adeguato, attuazione POS e piani locali di emergenza, direzione e supervisione tecnica dell’intervento, indicazioni tecniche per informazione Autorità e media, valutazione effetti azione ed azioni conseguenti, conclusione dell’intervento, studio e sperimentazione materiali, partecipazione a progettazione e svolgimento formazione.
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Livello 1A : si pone come obiettivo l’aumento della sicurezza degli operatori del soccorso che operano in altezza con rischio elevato di caduta, anche, nel caso debbano calare o recuperare persone dove alto è il pericolo e il rischio anche per le persone da soccorrere. Il corso quindi, risponde anche ad un disposto della legge “626/94”, che prevede per i lavoratori l’uso d’attrezzature e manovre standardizzate che vincolino fisicamente la persona garantendone l’incolumità fisica. Il filo conduttore del corso è quello di rendere reversibile l’eventualità di un errore, con attrezzi e manovre dove la “sicurezza” entra automaticamente in funzione anche senza il controllo dall’operatore che può essere costretto a porre l’attenzione ad un’altra manovra.
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Livello 1B: la conoscenza degli attrezzi è più approfondita e le manovre più complesse, ponendosi come obiettivo una maggiore autonomia degli operatori. Nel corso, le manovre sono finalizzate ad una maggiore familiarità con la corda e trattano anche tecniche di soccorso a persona sia in corda singola che in corda doppia. In queste manovre, sono necessarie maggiori attenzioni, perché l’eventualità dell’errore può rendersi reversibile solo dall’uso di precisi protocolli e da scelte soggettive dell’operatore che se tralasciate espongono lui ed altri ad un maggiore rischio d’incidente.
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Livello 2A : La conoscenza approfondita delle tecniche di derivazione Speleo-Alpino-Fluviali permette al personale operativo un impiego in quegli scenari dove i mezzi consueti risultano inutili o scarsamente efficaci, inoltre rende possibile l’intervento in sicurezza di personale specializzato (sommozzatori, radiometristi, medici e altri) che, grazie alle conoscenze ed attrezzature proprie, può rendere risolutivo l’intervento.
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Livello 2B : pur prendendo a riferimento quello dell’Aereosoccorritore delineato dall’Aeronautica Militare, si è dovuta elaborare una figura operativa tipica dell’organismo Vigilfuoco. Ciò presume che l’elisoccorritore S.A.F. 2° “B” sia chiamato ad operare su ogni possibile scenario d’intervento, senza obbligatoriamente rimanere vincolato all’aeromobile, anzi, la necessità di svincolarsi garantisce l’operatività, questo à delineato, per tale operatore, una figura professionale con capacità, equipaggiamento ed attrezzature adeguate. L’operatore SAF 2° “B”, infatti, ha svolto per intero il percorso didattico SAF, compresa la parte
sanitaria di BLS (Basic Life Support) e SVT Supporto Vitale al Trauma.
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Queste tecniche trovano applicazione per il mantenimento delle funzioni vitali qualora non sia presente o non sia possibile per il personale sanitario raggiungere il luogo dell'infortunio come per esempio corsi d'acqua, tralicci, dighe, ponti, ecc..
Consentono inoltre ai Vigili del Fuoco di applicare il B.L.S. (Basic Life Support), l'immobilizzazione di fratture, l'estricazione di feriti da automezzi incidentati in concerto con il 118 , il trattamento di base di ustioni ed emorragie.
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Permette di eseguire operazioni di autosalvamento, il soccorso da riva e da natante con l’utilizzo di corda da lancio e salvagente anulare.
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