Sino
dal 1847, lo spegnimento degli incendi nel territorio del comune di
Carate veniva effettuato dai cittadini validi che accorrevano con secchi
e asce al suono delle campane.
Il
9 Settembre 1847, "Il convocato generale del Comune di Carate Brianza
al fine di minorare i danni che derivano al pubblico e al privato nei
sgraziati incontri di sviluppo di incendio, aderendo al voto della popolazione
ed alla offerta della ditta Eraldo Krumm e compagni, proprietari dello
stabilimento di filatura del cotone, che si obbliga alla manutenzione
e conservazione della macchina", nonché all'addestramento
di alcuni individui pel maneggio della macchina e constatata la necessità
di dotare "I volontari uomini che si prestano per estinguere gli
incendi che più furiosi imperversano nella borgata" di una
pompa a mano in aggiunta "ai secchi di tela e lamiera ora in dotazione
e che lontano tengono gli uomini dalle fiamme e al fine di poter organizzare
una squadra di uomini addestrati e atti allo scopo" dichiara di
assumere a suo carico la spesa relativa per l'acquisto della pompa.
Il
9 Ottobre 1847 la Deputazione dell'Amministrazione Comunale di Carate
Brianza, capoluogo del IX distretto della Provincia di Milano affida
l'incarico di eseguire il progetto per la costruzione di "un macchina
idraulica, aspirante e premente a due cilindri a cassa d'aria, per estinguere
gli incendi" all'ing. Michele Appiani.
L'esecuzione
della pompa a mano a traino viene assegnata il 18 Febbraio 1854 in base
ad asta, al macchinista idraulico Angelo Segalli di Milano al prezzo
di 1200 £. completa di Carro a due ruote, stanghe e bilancino,
ml. 60 di tubo di canapa con bocchettoni, n° 12 secchi in canapa,
chiave inglese e lucchetto per cassetto; il 30 Ottobre dello stesso
anno la pompa viene consegnata al Sindaco Krumm che pure era Direttore
delle Guardie e collaudata dall'ing Gaetano Pellegatti - Visconti, il
quale illustra "a persone diverse il suo funzionamento".
Col
passare degli anni ed in conseguenza degli incedi sviluppatisi nel territorio
del Comunale,
si è ravvisata la necessità di costruire e regolamentare
una squadra di personale indipendente e idoneo allo spegnimento degli
incendi alle dirette dipendenze del comune.
Ed
è con la delibera comunale n°6 del 19 Aprile 1875 (Sindaco
cav. Pietro Krumm) che viene approvato con l'apposito regolamento la
costituzione della "COMPAGNIA DELLE
GUARDIE PER L'ESTINZIONE DEGLI INCENDI" e composta
da 1 direttore, 1 vicedirettore, 8 guardie effettive e 8 guardie di
riserva.
La Caserma, costituita da un locale magazzino, viene costruita nel cortile
del Comune (a fianco dell'attuale torre dell'acquedotto).
Il
31 Ottobre del 1909 onde perfezionare l'istruzione del personale, il
Sindaco Nob. dott. Muzio Luigi Albertoni chiede al corpo Pompieri di
Milano l'invio di un istruttore per due giorni al mese e viene costituito
il "CORPO CIVICI POMPIERI DI CARATE
BRIANZA" e quale direttore del corpo viene nominato
il sig. Alessandro Longoni.
Il
16 Ottobre, il personale riceve l'alta uniforme costituita da giubba
alla vita con doppio filone di bottoni d'oro, pantaloni con banda, elmo
con pennacchio, spalline in oro con frange, daga con guaina, cinta e
guanti.
Nel
frattempo il giovane marchese Cusani Confalonieri don Ferdinando, dotato
di fervida passione per il sevizio antincendio, nei frequenti viaggi
e permanenze all'estero (Austria, Stati Uniti, etc.. dove suo padre
marchese Luigi ricopriva la carica di Ambasciatore) si interessava del
ramo antincendio approfondendosi e acquistando materiale che portava
nella sua villa in Carate e costituiva nell'anno 1914 la "COMPAGNIA
D'INCENDIO CUSANI".
Questo
nuovo corpo attrezzato con nuovo e moderno materiale, veniva in concorrenza
ai "Civici Pompieri" per cui gli anziani Pompieri Comunali,
seppure dotati di maggiore esperienza pratica, si trovavano a disagio
e in contrasto con i più giovani elementi della "Compagnia
Cusani" equipaggiati e dotati di moderni mezzi (autocarro FORD
attrezzato con motopompa).
Don
Ferdinando cerca allora di riunire le forze antincendi e il 16 Giugno
1915 viene dal sindaco cav. Carlo Valtorta nominato ispettore dei Civici
Pompieri e sciogliendo la "Compagnia Cusani" rinforza di uomini
e mezzi i "Civici Pompieri".
Nelle
vicende della prima guerra mondiale, anche i pompieri caratesi vennero
coinvolti e soprattutto nell'immediato dopoguerra, dove nella ripresa,
soprattutto le difficoltà di ordine finanziario , misero in crisi
anche i servizio antincendio con alterne vicende si giunge al 3 Ottobre
1923: il sindaco Mario Utz è costretto a sciogliere il "Corpo
dei Civici Pompieri" e rivolgere al marchese Cusani un appello
perché provveda a organizzare un servizio efficiente.
Don
Ferdinando raccogli gli industriali della zona e costituisce il 13 Gennaio
1924 la "DIFESA INCENDI"
società anonima cooperativa con rogito notarile del dott. Edgardo
Sirtori, e la caserma viene trasferita dal magazzino del comune alla
portineria della Villa Cusani in via Caprotti.
Vengono stipulate convenzioni con tutte le industrie, privati e con
i Comuni vicini; a Carte viene costituita la Centrale con 2 autopompe,
1 carro attrezzato, 1 motocicletta e 2 motopompe - a Besana una sottostazione
con un autocarro e pompa - a Mariano e Costa Masnaga sottostazione con
motopompe - a Macherio un distaccamento con pompa a mano.
Viene
costituito in seguito il "GRUPPO
BRIANTEO POMPIERI VOLONTARI" unitamente a Asso,
Cantù, Desio, Erba, Lissone, Lomazzo, Mariano, Pontelambro, Saronno,
Seregno, Valmadrera e si partecipa a numerosi convegni e congressi raccogliendo
premi, encomi e plausi.
Purtroppo
il 24 Settembre 1931 don Ferdinando muore e se per poco tempo ha potuto
dedicarsi al servizio, per molto tempo ha lasciato il suo ricordo nell'Organizzazione
locale e viene nominato comandante l'ing. Giuseppe Mascherpa.
Il 24 Novembre 1931, nella sede del Sindacato Ingenieri di Milano, l'ing.
Marco Semenza ha così ricordato don Ferdinando. |