<%@ Page Language="C#" ContentType="text/html" ResponseEncoding="iso-8859-1" %> Il Museo - Targhe

Le prime targhe incendio (fire marks) furono usate dai sodalizi nati in Inghilterra dopo il grande incendio di Londra del 1666. Non erano ancora compagnie assicurative, bensì associazioni mutualistiche su base volontaria col fine di dare reciproco aiuto materiale in caso d'incendio e sostenere un corpo di pompieri al loro servizio. Gli immobili appartenenti ai soci che il sodalizio era chiamato a proteggere venivano marcati con un emblema uguale a quello che i pompieri portavano sull'uniforme e sull'elmo, a conferma della protezione esistente, e che doveva servire soprattutto ai pompieri stessi, dato che allora non esistevano ancora strade con nomi ufficiali e case con numeri civici, né vi era un servizio pubblico antincendio. Le prime vere compagnie di assicurazione sorsero sempre in Inghilterra alla fine del Seicento ed esse pure si trovarono nella necessità di marcare gli immobili assicurati per gli stessi motivi. Questi marchi originariamente riportavano addirittura il numero della polizza di assicurazione. Durante il Settecento l'uso dei fire marks si generalizzò pur non essendo più indispensabile per identificare l'immobile: a queste targhe infatti gli assicurati erano affezionati, mentre le compagnie le fornivano loro volentieri perché garantivano una pubblicità efficace, ed anche di prestigio quando erano collocate su edifici importanti. Il loro uso si è protratto fino alla seconda guerra mondiale e per qualche compagnia anche oltre. Poiché al sorgere delle prime compagnie in Italia l'uso delle targhe era già generalmente diffuso all'estero, esse le adottarono da subito. Non solo, ma l'esposizione in posto ben visibile fu resa obbligatoria per patto di polizza e l'inosservanza talvolta poteva pregiudicare l'indennizzo in caso di danno. Presso le compagnie più affermate si poteva scegliere tra diversi tipi di targhe a vario prezzo a seconda della fattura più o meno pregiata. Quella meno costosa spesso veniva fornita gratuitamente in presenza di contratti pluriennali.

 
Sigla delle targhe tratta dal libro "Le Targhe Incendio in Italia" di Vito Platania, Edizioni Tassinari, Firenze
 
AB 2
AB 4
AB 5
AO 1
AI 1
AI 3b
AG 7d
AG 13
AG 15a
AG 17a
AG 21
AG 22a
AG 25
AG 31
AG 32ab
AG 33c
AG 34a
AG 34b
AG 35
AC 1
AZ 3
AZ 6b
BA 2
BA 5
BA 6
BA 8
BE 3
CA 3
CG 2
CG 4
CG 7
   
   
CL 3
CE 1b
CE 1c
 
 
 
CJ 1
 
 
   
CS 2
   
CM 5b
CM 8
CT 8
CT 9
CT 11
CT 14c
CT 15
CT 17a
CT 19
CP 4
CB 1
CI 1
CI 2
DA 5
   
     
DU 1
EQ 1
EQ 2
EX 1
   
FA 1
   
FD 1
FI 1
FI 2
FO 10
FO 15a
FO 19
IZ 1
IS 1b
IX 1
IA 2
ME 1
ME 2
ME 4g
 
 
MB 1
MO 1
MO 3c
MO 9d
MF 1
MF 2
MN 1
NN 1
NT 1
NT 3
NE 1
PA 2
PA 3
PN 2
PP 1
PP 2
PE 1
PR 1a
PR 3b
PC 2
PZ 1b
PZ 1c
RA 9b
RA 15a
RA 17
RA 18a
RA 19
RA 21a
RA 24a
RA 25c
RA 27b
SN 1
SC 1a
SC 1b
SC 2a
SC 3b
SC 5
SG 5
SR 3
SR 7a
SR 12c
SR 11a
SR 11bc
SR 13
SR 18b
SR 21a
SR 22c
SZ 1
UN 2
UN 4b
UR 1b
VA 1
VI 1
     
 
 
 
Sigla delle targhe tratta dal libro "Deutshe Feuerversicherungs-Schilder, German Fire Marks" di William L.Evenden, VVW Karlsruhe
     
 
 2W
 9AI
  9F
 9N
9R
 9W
 
 
 44J
 61M
 64La
 
 64R
 82T
 88B
 
 
 
88F
 97A
 98V
 
 
 
 100L
 113N
113ZA
 
 127E
141N
141V
 
 153T