Appartiene alla categoria dei “wrecker”; autogrù destinate al soccorso dei veicoli e venne utilizzata durante gli anni della seconda guerra mondiale dall’esercito americano per il recupero e i soccorso dei veicoli militari. Anche le squadre di carri armati avevano al seguito e pronto ad intervenire per ogni evenienza un carro di questo tipo.
Terminata la guerra i veicoli abbandonati dagli alleati vennero radunati nei campi ARAR (Associazione Recupero e Alienazione Residuati bellici) dove venivano veduti a privati o riutilizzati dai vari corpi dello stato tra cui i Vigili del Fuoco che, in seguito ad opportuni restauri e adattamenti li misero in partenza operativa.
Costruito nel 1941 l’autocarro 6x6 Diamond T969B era mosso da un motore a sei cilindri a benzina Hercules RX con cilindrata di 529 pollici cubici e in grado di erogare 131 hp a 2.300 giri/min. Il motore era accoppiato ad una trasmissione a cinque marce collegato ad un riduttore a due velocità. La velocità massima era di 40 miglia orarie.
L’allestimento a carro soccorso era stato realizzato dalla Ernest Holms Company di Chattanooga (Tennessee). Tale equipaggiamento era caratterizzato dalla presenza di due gru (una per lato) della capacità di 5 tonnellate (americane) ciascuna. Esse potevano essere utilizzate contemporaneamente quando rivolte all'indietro oppure separatamente, una rivolta su di un lato a sostenere un peso di bilanciamento e l'altra sul lato opposto per le operazioni di sollevamento. Il dispositivo era comunque dotato di propri piedi per la stabilizzazione a terra.
La presa di forza per le gru era montata sul riduttore mentre sul cambio era installata quella utilizzata per azionare il verricello anteriore Gar Wood da 15.000 libbre. L'azionamento delle gru avveniva attraverso una trasmissione secondaria con una marcia avanti ed una indietro ed era realizzata in modo da poter azionare i verricelli delle gru sia simultaneamente che separatamente.
Questa Autogrù entrò in servizio al distaccamento di Carate Brianza nell’anno 1973, dopo aver lavorato per lungo tempo all’allora distaccamento di Lodi.
Usanza del distaccamento era quella di applicare alla cabina un alamaro con fregio per ogni automezzo del Corpo Nazionale recuperato.
Sempre a Carate si deve il soprannome dato alla autogru; “La Gina”. Nome derivato dal paragone della stazza dell’automezzo con quello di una donna che abitava in una corte vicino alla caserma.